
bronzo e vetro 1999
Opere realizzate per il Consorzio delle Cooperative trentine di consumo (SAIT). Nel lavoro “Il seme”, il senso dell’opera del Consorzio diviene quello di un seme che viene gettato e che genererà. La circolarità esprime l’idea del bene comune. Il nucleo interno di vetro è metafora del valore proprio della cooperativa.
Il bisogno, la condivisione, sono movimenti interni che plasmano e uniscono.

disegno 1999
Per giungere ad un ritratto che racchiuda in sé le caratteristiche del tipico socio della cooperativa, sono state studiate 100 differenti biografie di soci che hanno condotto a elaborare un ritratto comprensivo di tutti gli aspetti principali.

terracotta 1999
Il socio ascolta chi ha il carisma, partecipa all’idea e la fa propria, il suo sguardo è dolce, è pacato, remissivo, sicuro, fermo. La sua fisionomia è “trentina”. Le proprie qualità, presenti e potenziali sono messe a disposizione della cooperativa. Il far cooperazione, l’essere socio, modifica la persona e rende necessario un altro modo di vedere, sentire, vivere.

bronzo, vetro, legno – larghezza 240 cm – 1999
L’opera, installata negli uffici del SAIT, rappresenta la vicenda del Consorzio e del suo fondatore Lanzerotti come una vicenda fatta di uomini (il ritratto dello stesso Lanzerotti, ma anche le anonime teste dei tanti che vi hanno preso parte) colta in tutti i suoi aspetti concreti (dallo sviluppo dell’impresa idroelettrica all’iniziativa della banca cattolica), ideali (l’ampiezza di visione che comprende tutte le iniziative) e in tutte le dinamiche generate (lo sviluppo del sistema cooperativo, la spinta che penetra la realtà, il divenire della società in parallelo con il divenire della cooperativa).

cristallo e argento 1999
La cooperazione è vista come rete di relazioni, come una grande staffetta della vita sociale. Il testimone della staffetta diventa simbolo di questa dinamica.