
vetroresina 2012
Opere realizzate per la Chiesa di María Auxiliadora a Córdoba, in Argentina. L’intervento nasce nell’ambito della collaborazione, iniziata nel 2000 e tuttora in corso, con le Missioni Don Bosco di Torino. L’oggetto dell’intervento di Mauro Baldessari, avvenuto tra il 2007 e il 2012, è stato la creazione di un grande Camarìn con il completamento di elementi architettonici e la sistemazione definitiva dell’area presbiteriale.
Le opere concepite per l’area del presbiterio, con la loro disposizione e il loro significato, rendono evidenti le diverse funzioni liturgiche.

vetroresina 2012
Dietro l’altare è posizionata una grande statua di Cristo risorto, installata al centro di un mosaico preesistente, del quale vengono evidenziate solo alcune figure in dialogo con il Risorto.

vetroresina dipinta 2012
Davanti al mosaico e al Cristo risorto, trova posto il nuovo altare in marmo, lavorato con la rappresentazione dell’Eucarestia (Cena di Emmaus).

vetroresina dipinta 2012
Ai lati dell’altare sono posizionati, sul muro, due differenti altorilievi dedicati ai santi salesiani; nel pannello di sinistra Maria Domenica Mazzarello e Giovanni Bosco rappresentano l’arrivo del messaggio salesiano in Argentina incarnato nel beato Zeffirino Namuncurá Burgos, salesiano laico argentino e primo beato indio dell’America del Sud; a destra il messaggio salesiano in Argentina prosegue con la beata Laura Vicuna, nata in Cile e vissuta in Argentina, e il Beato Artemide Zatti mentre aiuta i malati.

vetroresina 2012
Nell’area presbiteriale vengono riprogettati anche il Battistero, dedicato al tema dello Spirito Santo e l’ambone.
Prima di tali interventi nella Chiesa viene creata l’area del Camarìn, sopra l’altare. Tale area può finalmente essere percepita come preposta ad una differente funzione liturgica, quella di spazio al culto della Madonna. La nuova funzione risulta evidente grazie ad alcune modifiche architettoniche e al riadattamento della gigantografia fotografica, copia del quadro dell’Ausiliatrice della casa madre di Torino, con una cornice lungo la quale corrono 10 angioletti dorati culminanti in un anagramma mariano. Infine ad abbracciare l’area del Camarìn e quella del presbiterio sono collocati, in continuità con l’architettura, due grandi angeli oranti.