

Si inizia con l’esistenza di Dio, l’Unico,
senza spazio e senza tempo
e l’esistenza di “colui”, Gesù, che era vita
e che s’attendò tra noi.
E la vita era luce per gli uomini,
ed essi lo riconobbero
Emmaus – scelta di Gesù quale “pietra d’angolo” che spezza il pane e con alla sua destra i discepoli.

Alla sinistra di Gesù e per mezzo suo,
la conoscenza con il dono dello Spirito Santo
la cui legge da vita per mezzo di Gesù
e libera dal peccato e dalla morte
nascita dell’uomo nuovo
e tutto questo in armonia con “il creato”
dove l’uomo, immagine di Dio, realizza la sua comunione con Lui vivendo in comunione con tutta la “creazione”.

Da notare come la figura di Gesù, messa nello spigolo principale del parallelepipedo, sia il cardine, il termine di relazione, di tutta la composizione plastica che corre lungo le facce laterali, piano umano
e lungo la faccia superiore del blocco, piano Divino.