
1982, bronzo
Serie di circa 20 opere nate dalla partecipazione a lavori di gruppo condotti con le metedologie della pscicologia clinica. La serie nasce dall’urgenza di interrogarsi sulla dinamica interiore che presiede alla nascita e alla formazione del pensiero.

terracotta 29.11.83 – 10.01.84
si dice / dicono / chi tratta di questo dice
che l’uomo “pensi” poche volte nella vita, forse due – tre.
Pensare è un’attività unica e vitale che segna il percorso di ognuno.
Pensare ci rende partecipi della realtà che così nasce
e assecondare con la propria qualità questo processo è possibile e importante.
Per la scultura il pensiero prende forma e ci informa
forma che è come è e dove è
che non tiene conto né della forza di gravità
né dell’interpretazione – immaginazione o del saputo prima.
Per aggirare il problema della gravità la soluzione trovata è
il comune blocco d’argilla di forma parallelepipeda:
un contenitore dei movimenti, un supporto in cui si evidenziano forme e tracce,
“materia ariosa” dove la forma del pensiero trova la sua espressione scultorea
con segni – dinamiche – gesti
che si muovono nel blocco di argilla come se questo fosse di aria.